La Pieve di Santa Maria
La Pieve di Santa Maria rappresenta l'edificio religioso
più antico di Cascina, di costruzione altomedievale. La facciata
della chiesa è dotate di arcate cieche e su di essa si apre il portale
d'ingresso principale. L'interno si presenta in stile romanico-pisano,
costruito a pianta basilicale con tre navate divise da colonne,
recanti queste ultime capitelli finemente decorati. La Pieve di
Santa Maria conserva numerose opere d'arte di notevole pregio artistico,
tra le quali un affresco trecentesco opera di un artista pisano
raffigurante una "Madonna col Bambino", un'acquasantiera del XII
secolo e una pregevole terracotta cinquecentesca raffigurante una
"Madonna col Bambino". Dalla navata sinistra è inoltre possibile
accedere mediante una scalinata alla Cappella del Santissimo Sacramento,
al cui interno, in stile barocco, è possibile ammirare un dipinto
settecentesco raffigurante il "Miracolo di Santa Caterina". La Mostra
del Mobile Permanente e il Museo dei Mestieri e delle Arti del legno,
all'interno del quale, sono esposti numerosi attrezzi e antichi
strumenti per la lavorazione del legno.
CHIESA DI S. GIORGIO DI BIBBIANO
La chiesa di S. Giorgio a Bibbiano ha la fondamentale struttura
romanico-pisana. A una sola navata di dimensioni piuttosto notevoli,
si distingue da tutte le altre chiese della sua fattura, non solo
per avere la facciata rivolta a mezzogiorno, ma anche perché è tronca
al vertice, dove culmina in una piccola e pesante bifora a vela.
Sulla facciata della chiesa è visibile una piccola lapide che indica
l'altezza delle acque dell'Arno, nell'alluvione del 1855.
CHIESA DI SAN LORENZO A PAGNATICO
Edificio romanico di ampio impianto, a una navata, edificato,
con quasi assoluta certezza, tra XI e XII secolo. L'unico portale
d'accesso alla chiesa che si apre sulla facciata è sormontato da
una lunetta. Il timpano di coronamento presenta, come la pieve di
Santa Maria a Cascina, una fessura a forma di croce al centro e
due oculi ai lati. Il campanile ad impianto quadrato è suddiviso
in tre fasce.
SAN LORENZO ALLE CORTI
La chiesa intitolata a San Lorenzo Martire, rivela la sua
originaria struttura romanica. Ad una navata, senza abside, porta
sulla facciata due riproduzioni di un antica epigrafe che attribuiva
l'edificazione della prima San Lorenzo all'anno 1046 pisano, ossia
al 1045. Gravi danni ebbe a subire nelle famose inondazioni del
1333 in seguito allo straripamento dell'Arno. Il dono della reliquia
di un dente del martire San Lorenzo, è ricordato in un'epigrafe
ora murata nell'interno della pieve, nella parete sinistra sotto
la cantoria.
SAN BENEDETTO A SETTIMO
La chiesa della Madonna del Piano ad unica navata, conserva
ancora le pareti originarie, come gli stipiti della porta laterale
che sono cinquecenteschi. All'interno si possono ammirare numerosi
affreschi del 1500, dipinti a olio su tela, una tempera su tela
e una interessante pala d'altare del 500. Le opere che meritano
più attenzione sono l'icona trecentesca della "Madonna del Piano"
e il "Paliotto d'alabastro" del 1300, di cui esistono in Italia
solo altre opere analoghe, a Napoli, a Venezia e a Ferrara.
SANTUARIO DI MADONNA DELL'ACQUA
Il Santuario di Madonna dell'Acqua il cui progetto si deve
all'architetto Jacopo Maruscelli, sorge nel 1613. Edificio a croce
greca presenta un originale sistema di copertura a capriate con
travi decorate. L'esterno è rivestito in mattoni a faccia vista
mentre l'ingresso è un bel portale in pietra serena. Il campanile
in mattoni a pianta quadrata del 1642 è sormontato da una cupola.
All'interno sull'altare maggiore è collocato un affresco di anonimo
del 500, che raffigura la Madonna in trono con il Bambino.
SAN CASCIANO A SETTIMO
La chiesa di San Casciano a Settimo fu rinnovata nel XII
secolo su di una chiesa preesistente. La Pieve in stile pisano è
a tre navate, con 12 colonne di marmo bianco. Fabbricata tutta di
pietre verrucane lavorate a scalpello, si caratterizza per le architravi
dei tre grandi portali, scolpite da Biduino nel 1180, nelle quali
sono rappresentate scene d'interesse religioso. All'interno della
Pieve, notevole una terracotta invetriata, di scuola Robbiana, raffigurante
il battesimo di Cristo.
LA CHIESA DI SAN JACOPO (S. TORPE') ZAMBRA
La chiesa di S. Jacopo è una delle rarissime ancora leggibili
chiese alto medievali presenti in Italia. La struttura architettonica
risulta databile al IX secolo, come testimonia l'eccezionale ciclo
di affreschi. che la decorano. L'edificio è costruito ad una sola
navata, con abside circolare ed ha scoperte sette pavimentazioni.
Il Campanile è del XIII secolo.
LA BADIA DI SAN SAVINO A MONTIONE
Il complesso dell'abbazia è databile tra il 1118 ed il 1134.
La chiesa costruita con blocchi di calcare del Monte Pisano, presenta
la tipica struttura monastica a navata unica, con presbiterio "a
T" e abside semicircolare. Un timpano conclude l'edificio con tetto
a capanna. La chiesa era dotata di un bellissimo campanile a pianta
rettangolare che fu distrutto nel 1943. Sul lato ovest si trova
l'ingresso al monastero, costituito da un ampio arco a tutto sesto.
CASTELLO DI RIPOLI
Il castello di Ripoli risale alla seconda metà del XIV secolo
e presenta la struttura tipica delle ville o fattorie fortificate
della fine del 300. Il castello risulta a pianta approssimativamente
quadrata, ed era corredato da 4 torri angolari. Quando fu costruito
inglobò, fortificandola un precedente edificio turriforme. Le torri,
oggi mozze, emergevano rispetto all'altezza delle mura che sono
in pietra calcarea del Monte Pisano.
IL POLITTICO DELLA CHIESA DI RIPOLI
Nella chiesa settecentesca dei SS. Andrea e Lucia di Ripoli
è custodita una preziosa opera di Barnaba da Modena commissionata,
dalla ricca famiglia di mercanti pisani Compagno. La Pala era destinata
all'altare maggiore della chiesa e risale alla seconda metà del
secolo XIV. L'opera presenta al centro la Vergine che allatta il
Bambino, contornata da angeli reggi cortina e santi.
CHIESA DI SAN MINIATO IN MARCIANA MINORE (MARCIANELLA)
La chiesa di S. Miniato di Marcianella di forma rettangolare,
con 5 finestre a feritoia è un autentico gioiello dell'arte Romanica
del X secolo. Sopra la facciata si può ammirare un campanile a "vela
o ventola" con campana. Nell'interno della chiesa vi è una caratteristica
pila per l'acqua Santa poggiata su una colonna di granito. Sull'Altare
vi è una tavola del XIV secolo della scuola del Ghirlandaio.
Villa Barasaglia (oggi Gambini) (S. Lorenzo alle Corti, Via R.
Berretta)
Dimora lussuosa, costruita in occasione delle nozze di Teresa
Barasaglia con Gherardo Gherardi Del Testa, avvenute nel 1818. Fu
voluta dal padre della sposa per primeggiare sui conti Di Lupo Parra,
che proprio in quegli anni andavano acquistando numerose proprietà
nel contado pisano.
Villa Baldovinetti (attualmente di proprietà della famiglia Zalum)
(S. Giorgio, Via Tosco Romagnola)
Appartenuta alla famiglia Baldovinetti, di origine fiorentina,
come casa per le vacanze fino al 1863, anno in cui fu acquistata
dalla famiglia Zalum, ricco casato livornese. Oggi disabitata, mostra
ancora pressoché intatte le antiche strutture architettoniche.
Villa Lanfranchi
Chiccoli Aulla Prini (oggi Zalum) (S. Casciano, Via di Mezzo Nord)
Esempio di villa fattoria, con facciata lineare e imponente,
con importanti annessi agricoli che costituiscono le due ali laterali
e simmetriche della residenza. La villa è dotata inoltre di vaste
proprietà terriere. Portata in dote alla famiglia Prini (importante
casato pisano, che abitava in un palazzo sull'odierno Lungarno A.
Pacinotti) da Camilla Aulla Poggi Carnesecchi, in occasione del
suo matrimonio con Pier Gaetano Prini, celebrato il 21 settembre
1800.
Villa Delle Quattro Stagioni, detta anche Villa delle Statuine
(S. Casciano, Via delle Statuine)
Situata molto vicina a Villa Zalum, si differenzia da questa
per le minori dimensioni, e per la caratteristica facciata ornata
con una serie di piccole statue, da cui, nella tradizione, è derivato
il nome dell'edificio. Appartenuta, nei primi decenni del XIX secolo,
alla famiglia Minetti, poi venduta alla Pia Casa di Carità di Pisa
che tuttavia lasciò usufruttuaria della villa la signora Perelli
Maria Grazia vedova Minetti.
Villa Curzio Scevoli, Upezzinghi, Roncucci, Del Carratore (Titignano,
Via di Titignano)
Villa di pregevole fattura e di vaste dimensioni, con ampio
giardino all'italiana decorato con nicchie e statue e vasto parco
alberato che si affaccia, tramite un imponente cancello, sul tracciato
viario della Tosco Romagnola. Appartenuta nei primi decenni del
XIX secolo all'antichissima famiglia pisana degli Upezzinghi.
Villa Serlupi (S. Casciano, Via di Barbaiano)
Altro esempio di villa con annessa fattoria, con giardino
interno e parco alberato situato di fronte alla villa, sul lato
opposto della strada pubblica. Appartenuta nel secolo scorso al
Marchese Spinola Giovan Battista e passata al Marchese Serlupi Girolamo
il 20 settembre 18.